Apocalittici senza vaccino

di Alberto Giovanni Biuso
(30.11.2020)

Non nascondono più il compiacimento per una situazione che li vede al centro del potere e dell’informazione.
Sperano che non finisca più, in modo da non dover tornare alle loro anonime esistenze.
Parlano per quello che sono, degli irresponsabili.
Questi apocalittici parlano come se fosse cosa inevitabile e fisiologica mantenere a tempo indeterminato l’abisso di asocialità, di miseria economica, di angoscia psichica. Parlano come ignoranti della salute, che è un fatto complesso, costituto da dimensioni organiche, metaboliche, immunitarie, relazionali, psicosomatiche, temporali.
Parlano come chi si compiace di privare i ragazzi del futuro, gli adulti della pienezza, gli anziani della compagnia che lenisce l’inevitabile morire.
Parlano come gli stolti che sono, per la cui insipienza non esiste alcun vaccino.