Vivere, non sopravvivere
Uno spazio per il tentativo di capire, pensare, opporsi al sabba dei controllori, delatori, millenaristi, profittatori, pastori di gregge e di tutta la varia umanità che sembra ubriacata dal vino andato a male del controllo totale. Il deperimento istituzionale si alimenta per inerzia e senza nemmeno che occorra la mano di un regista: banalità del male. È bene dire apertamente e a voce forte e chiara che vogliamo vivere, non sopravvivere >>>
«Qualcosa di più forte che lo schifo»
di Alberto Giovanni Biuso e Monica Centanni
(6.11.2020)
Società e politica funzionano come un piano inclinato: una volta che la pallina comincia a rotolare acquista velocità e diventa difficile fermarla. È questo uno dei più noti ‘segreti’ dell’autorità: quando la potestas fa leva sul terrore arriva un momento nel quale non è più necessario che essa dia ordini precisi. I corpi intermedi provvederanno a parlare al posto suo e a decidere secondo quanto l’autorità di governo avrebbe stabilito e che certamente desidera.
È ciò che sta accadendo in molti corpi intermedi della società civile. >>>
Iuxta legem
Dei doveri e dei diritti dei docenti universitari in tempo di epidemia. Una guida, in dieci punti
di Alberto Giovanni Biuso e Monica Centanni
(25.9.2020)
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”
Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 33
Una guida – esito sintetico della nostra esperienza, maturata ed esercitata da noi personalmente e concretamente nel corpo vivo dei corsi che abbiamo tenuto nella primavera/estate 2020 all’Università di Catania e all’Università Iuav di Venezia. Abbiamo sintetizzato la nostra presa di posizione in questo testo su sollecitazione di molti amici e sodali, ‘compagni di scuola’ dei nostri e di altri Atenei.
La scorsa primavera, per spirito di responsabilità istituzionale e con la piena consapevolezza della difficoltà della situazione, abbiamo tenuto a spiegare e argomentare le nostre prese di posizione prima ai nostri studenti e poi agli organi di governo delle nostre Università, e in qualche caso siamo stati chiamati direttamente ‘in causa’, a renderne conto […] Una guida, in dieci punti >>>
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Corpi e corpi. In presenza
Di fronte al cristallizzarsi di questa situazione poche e isolate sono state voci critiche. Ora però, il regime di limitazione dei corpi si sta attrezzando per diventare permanente e la resistenza non può che partire dai corpi. Dai nostri corpi.
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nel sito, per capitoli
corpi e corpi
corpi e politica si apre al racconto di esperienze concrete di liberazione dei corpi, che possono prefigurare nuove forme di resistenza all’invadenza – di sistema e di dettaglio – di uno Stato etico che mina alla radice la libertà della vita >>>
corpi e libertà
Perché l’uomo è animale sì, ma animale politico >>>
corpi e teledidattica
L’Università è un luogo, uno spazio mentale, un tempo, fatti di lezioni ma anche, soprattutto, di relazioni. L’Università è intessuta del rapporto quotidiano, costante, profondo e reale >>>
corpi e teatro
Attacco agli spazi pubblici, in primis i teatri: aggressione alla vita activa e alla sua prima incarnazione – lo spazio collettivo della ‘realtà aumentata’ che è il teatro >>>
corpi e numeri
La contabilità dei corpi – malati, sanati, morti di morti più o meno gravi, più o meno ‘naturali’ – si fa sempre più macabra, il modo in cui le fonti istituzionali e giornalistiche ‘danno i numeri’ è sempre più opaco, meno decifrabile >>>
corpi e mutazioni
La povertà delle relazioni, la vita confinata nel mondo dei bit invece che in quello degli atomi, produce distorsioni percettive ed estetiche, metamorfosi individuali e politiche >>>
corpi e sapere
Corsa alla teledidattica, attacco agli spazi pubblici della vita activa come i teatri e le università >>>